La nostra storia...

Anche la nostra Banda, come tante altre, affonda le proprie radici nell'ormai lontano Ottocento. Era un altro tempo così come l'appartenenza ad un'altra Nazione: correva infatti il periodo Asburgico di cui le odierne divise rispecchiano fedelmente il taglio.

Le prime notizie ufficiali dell'esistenza di una Banda a Cormòns risalgono al 1872, anno in cui ne venne redatto uno Statuto, anche se da fonti certe risulta che la presenza di un complesso musicale sia stata effettiva già molti anni prima.
A quel tempo ogni Città o Paese faceva a gara per potersi fregiare e farsi rappresentare da una Banda che rallegrasse tutte le occasioni di divertimento e solennizzasse tutte le Cerimonie in campo civile e religioso. Le fotografie dell'epoca ritraggono e illustrano molto più delle parole queste formazioni musicali che via via nel tempo poi hanno cambiato foggia e abbigliamento.
Un particolare personaggio di allora ha dato lustro al mondo musicale cormonese e prestigio alla Banda: si tratta del maestro e compositore Francesco Camaur che, deceduto prematuramente all'età di 42 anni, riposa tuttora nel nostro cimitero dove una lapide ne perpetua la memoria con una frase che dimostra l'attaccamento ed il rispetto per l'artista: "I fedeli filarmonici posero a memoria". La Banda già a quel tempo infatti si fregiava del titolo di "Società Culturale Artistico Filarmonica di Cormòns" e si proponeva di "insegnare ai giovani la musica" nonché di "organizzare periodicamente delle manifestazioni di Società (balli) riservati ai propri soci e famigliari".

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L'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo nel 1914 ebbe conseguenze anche per le nostre genti che vennero chiamate al servizio militare: morirono in trecento sul fronte russo, la maggior parte nel primo anno di quel conflitto che sarà poi chiamato Guerra Mondiale. Non se la passarono bene neppure i musicisti della Banda: durante le perquisizioni alla ricerca di elementi che potessero dimostrare chi fosse filo-austriaco più di uno di loro finì al confine. La Banda pertanto interruppe momentaneamente la propria attività.
Passata la bufera del conflitto, i superstiti non se la sentirono di riprendere quanto interrotto e solamente verso gli anni Trenta il Regime di allora riuscì, con l'aiuto del Dopolavoro, a ricreare una formazione bandistica ed una di tamburini con il gruppo dei Balilla. Anche in quel periodo le cose per la Banda non furono rosee: le frequenti mobilitazioni per una guerra in Africa prima e un nuovo più grave conflitto mondiale poi chiusero di nuovo l'attività musicale. Alla Banda supplirono, con concerti domenicali, le formazioni strumentali dei vari Reggimenti di stanza a Cormòns prima del loro invio al fronte di guerra. Al termine di quest'ultima, gli animi non si erano però riappacificati: anzi, le tensioni politiche fecero sì che una nuova ricostituzione della Banda a Cormòns non durasse molto.

Negli anni Ottanta, seppure fossero trascorsi ulteriori trenta anni, si è così giunti al prologo dell'attuale ricostituzione. Allora si era perfettamente consci che la creazione di un nuovo complesso musicale era possibile solo grazie alla presenza di nuovi musicisti: quelli precedenti infatti ormai o non c'erano più o erano rimasti in pochi.
Nel Ricreatorio parrocchiale si iniziarono così dei corsi di musica e, per porre le basi, si incentivò gli allievi ad apprendere, oltre al pianoforte o la chitarra o il violino, altri strumenti come il clarinetto, la tromba, il flauto traverso o il sax. Il Maestro Elio Corolli venne incaricato di seguire questi corsi ad orientamento bandistico. Il primo brano eseguito assieme dagli allora pochi elementi fu, nel 1985, "Ancore pendenti". Lo stesso anno si decise di costituire un'opportuna Associazione che prese il nome dalla vecchia "Società Filarmonica". Anche il vecchio Statuto venne riesumato e, in minima parte, riadattato. Per una serie di motivi l'attività venne ancora interrotta dopo che il Maestro Corolli rinunciò al proprio incarico.

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Solamente nel 1989 si ripresero timidamente le prove con il Prof. Sergio Spessot che pian piano portò il complesso bandistico ad affrontare la prima uscita ufficiale il 26 Dicembre dello stesso anno sul sagrato della chiesa di Giassico: il gruppo non raggiungeva la ventina di elementi. La Banda venne poi invitata a Borgnano il successivo mese di Febbraio per la Processione di Santa Fosca. Presentatasi con un organico leggermente aumentato rispetto a quello di Giassico, ebbe un vero successo; i complimenti e gli auguri a continuare giunsero da tutte le parti così come gli inviti a partecipare ad eventi cittadini.
L'immagine del complesso lasciava però a desiderare nell'abbigliamento. La disparità di colori e di forme dei vari musicisti non davano, seppur essi suonassero bene, un buon impatto visivo. L'occasione per pensare a delle divise venne quando il sig. Nino Panzera recuperò nell'archivio statale un bozzetto in acquarello del costume della Banda della metà dell'Ottocento. Fu anche una vera fortuna trovare un catalogo di una ditta francese che proponeva proprio lo stesso modello. Vennero così ordinate 30 divise con l'obiettivo di presentarsi decorosamente per la festa del Vino della Pace presso la Cantina Produttori di Cormòns. La fornitura giunse a Cormòns verso le 21.00 della vigilia della festa e fu tutto un rincorrere di avvisi per consegnare le giuste taglie e fare eventuali correzioni di sartoria. Puntualmente vestita a nuovo la Banda si presentò così al pubblico con una divisa che per la sua particolarità fa fare ancora tanta bella figura in ogni occasione ed in ogni luogo grazie anche al suo elemento di maggior spicco: il cappello con la piuma di fagiano.
Un grosso aiuto per l'acquisto delle uniformi (la spesa di allora si aggirava sui trenta milioni di vecchie lire) è stato fornito dalla Cassa di Risparmio di Gorizia.
Sempre vicina inoltre ci è stata (e lo è tuttora) la Scuola di Musica "Francesco Camaur" che acquistò a suo carico dalla Nuova Banda di Orzano una grossa partita di strumenti usati.
L'organico della banda aumentò così pian piano fino a sfiorare anche i cinquanta elementi che specialmente in occasione del tradizionale Concerto di "Buon Anno" del 5 Gennaio si sono esibiti prima nella Sala Italia e poi nel Teatro Comunale.

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Dopo ben sette anni di attività il Prof. Sergio Spessot ha passato la bacchetta al Maestro Raoul Nadalutti che con buon impegno ha consolidato il profilo musicale del complesso ottenendo, nel suo settennato di Maestro, ottimi consensi anche da parte di professionisti del settore. Ora la direzione è stata assunta dal Prof. Patrick Quaggiato che, pur se in età giovane, ha al proprio attivo un Diploma al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste ed un curriculum di tutto rispetto e che con perizia sta conducendo la Banda verso nuovi e impegnativi traguardi.
Un ottimo concerto recentemente si è tenuto a Friesach, su invito dell'Amministrazione locale, ed è stato fortemente applaudito e gradito dal pubblico presente.
Sinora sono stati presentati i Maestri che si sono succeduti alla guida del complesso bandistico, non meno importanti sono coloro che hanno nel tempo assunto la carica di Presidente e che nell'ordine sono: il sig. Luigi Soini, il sig. Bruno Giavazzoli, la sig.ra Anna Maria Denti Tarzia, il cav. Luciano Stecchina e il sig. Maurizio Paselli, attualmente in carica.
Un ringraziamento pubblico doveroso va ovviamente a tutti i suonatori e amici che via via hanno fatto parte o che tuttora compongono il complesso bandistico i quali sacrificano del tempo qualche sera e qualche pomeriggio dei giorni di festa per coltivare e mettere a disposizione della collettività questa loro passione rinunciando talvolta anche a stare assieme alla propria famiglia.

Per stare al passo coi tempi moderni, e per cercare di arginare la crisi di adesioni che sta colpendo il mondo bandistico in generale, si sono cercate in questi anni soluzioni per costruire un buon vivaio all'interno della Banda.
A tal proposito nel 2004 con l'appoggio dei Comuni di Cormòns e Mariano del Friuli, della Provincia di Gorizia e della Regione e con l'aiuto delle Scuole locali, si è costituito il Centro Musicale Sperimentale per la diffusione degli Strumenti a Fiato e a Percussione per incentivare la conoscenza e lo studio di alcune famiglie di strumenti: legni, ottoni e percussioni.
Il Centro Musicale Sperimentale è attualmente organizzato su tre sedi: Borgnano, Cormòns e Mariano del Friuli. Il Centro, che conta una quarantina di iscritti, è rivolto sia ai giovani che agli adulti, lasciando libera scelta di coltivare questa passione a livello dilettantistico o professionale. Oltre ai normali corsi necessari allo studio dello strumento scelto, è stato istituito il corso di musica d'insieme, con l'obiettivo di formare un'orchestra a fiato giovanile. Inoltre, viene incentivata la formazione di gruppi, sia appartenenti alla stessa classe di strumento che misti.

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Nel corso degli anni, contemporaneamente all'organizzazione dei corsi e di lezioni concerto presso gli Istituti Scolastici, sono stati sostenuti vari progetti, fra i quali se ne possono ricordare due. A Gennaio 2007, sono stati ospitati l'orchestra a fiato giovanile regionale del Friuli-Venezia Giulia, composta da 80 ragazzi compresi fra i 10 ed i 18 anni di cui 5 provenienti dal nostro Centro, ed il corso per Maestri e direttori di banda organizzato dall'ANBIMA Regionale. In tale occasione, il corso è stato tenuto dal maestro e compositore André Waignein, autore di numerose partiture per orchestre a fiato.
Nel mese di Ottobre 2007, inoltre, è partito un progetto di collaborazione con la Scuola Elementare di Mariano del Friuli: sono stati noleggiati 31 strumenti tra clarinetti, saxofoni, trombe, corni, euphonium e tromboni e sono stati affidati ai ragazzi di IV e V elementare. Un'ora a settimana all'interno dell'orario scolastico e al posto della normale lezione di musica, gli alunni seguono una lezione di strumento in gruppo tenuta da insegnanti del Centro. Ma questa è una nuova storia...


Luciano Stecchina
Samanta Brumat
Flavio Mucchiut

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